venerdì 29 agosto 2008

DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI,COLOBRARO HA ALTRE ASPIRAZIONI

Lo sport regionale preferito sembra essere diventato quello di aprire nuove discariche. Un nuovo traffico di rifiuti arricchisce imprese e concessionari che sembrano aver fatto breccia anche in Basilicata, regione che ha il triste primato di trovarsi agli ultimi posti in Italia per raccolta differenziata ed ai primi posti per casi rilevati di tumori. Questa volta sembrerebbe che dalle aree industriali le società dei rifiuti si siano spostati verso i piccoli centri, forse per una questione di marketing territoriale o per convenienza ? . Anche nel piccolo comune di Colobraro, in provincia di Matera, ecco arrivare le società della monnezza con una discarica di rifiuti speciali non pericolosi. In una regione dove si autorizzano più discariche che opere di difesa dell'ambiente, si intendono smaltire legalmente rifiuti prodotti da opifici, impianti di depurazione, trivelle, ecc importati anche da altre regioni. La lista dei rifiuti classificati "speciali non pericolosi" è lunga ed articolata compresi i reflui di qualsiasi tipo. Colobraro è un Comune dove, con grandi sforzi, si sta tentando la valorizzazione delle risorse del territorio. Non è più il paese della iella, o della sfortuna, visto il progetto di valorizzazione turistica e culturale che la nuova amministrazione vuole intraprendere. I nuovi turisti in cerca di emozioni non potranno aspirare certamente a ritrovarsi nei luoghi della magia il polo delle discariche(Colobraro smaltisce già i rifuti solidi urbani del comprensorio).I pochi, ma buoni agricoltori del territorio hanno impiantato aziende agricole di qualità basate sul biologico e sono diventati i primi tutori del territorio. A queste imprese agricole va pertanto garantito un territorio pulito dove vanno effettuate operedi difesa dell'ambiente e forestazioni per arrestare le frane ed il dissesto idro-geologico. Ed invece c'è chi trova il modo di rovinare la piazza agli agricoltori con le discariche, con il pericolo di rovinare le produzioni biologiche o, peggio, le preziose falde idriche.No Scorie chiede pertanto al sindaco di Colobraro di opporsi a qualsiasi ipotesi di realizzazione di mega discariche sul proprio territorio. Gli assessorati all'ambiente della Regione e della Provincia di Matera, prima di autorizzare nuove discariche ove smaltire altri rifiuti anche di provenienza non locale, rimuovano invece la bombaecologica dal basso Sinni, ossia la discarica di cromoesavalente limitrofa alla foce del fiume Sinni. Le discariche, oltre ad avere un impatto ambientale pesante, minacciano le economie locali e la salute dei cittadini e sono costi aggiuntivi per la collettività (vedasi costi per i monitoraggi o le manutenzioni delle infrastrutture).
I cittadini di Colobraro se non controllano il territorio rischiano di subire quello che è accaduto con la discarica a Pomarico dove, a loro insaputa ed all'insaputa delle istituzioni locali, grazie ai gestori privati della discarica, si sono smaltiti i rifiuti provenienti dalla Campania. A breve con la discarica esaurita i pomaricani dovranno finanziarsi di tasca loro una nuova discarica per le proprie esigenze.
Cordiali Saluti
Felice Santarcangelo
tel.335/7196709



NOSCORIE TRISAIA
Movimento Antinucleare
mail noscorietrisaia@libero.it

MAP NST 2708 27.08.08

giovedì 21 agosto 2008

DELIBERA CIPE 1 AGOSTO 2008: ARRIVANO LE PRESCRIZIONI AMBIENTALI

La delibera Cipe pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1agosto 2008 è la prova provata dell’inefficienza e dell’incapacità delle istituzioni di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.Per la Total ecco comparire i monitoraggi ambientali di qualsiasi tipo (persino il Pm5 ) con misurazioni continue dell’idrogeno solforato. Per l’Eni che trivella da circa dieci anni assieme società-satellite non c’e’ stata alcuna prescrizione. Non è un caso che in Italia i limitidelle emissioni dell’idrogeno solforato sono 10.000 volte superiori a quelli degli Stati Uniti. E’ difficile non credere che i limiti fissati in Italia non favoriscano gli interessi delle società petrolifere che risparmiano sui dispositivi antinquinamento, a scapito della salute deicittadini. Dopo il danno, la beffa. Per trivellare a Tempa Rossa, laTotal come già avvenuto per l’Eni nel 2001, incasserà ingenti capitali pubblici pari a circa 800 milioni di euro. Mentre i politici lucani invocano la benzina a metà prezzo e si perdono i finanziamenti dell’obiettivo 1 per le imprese lucane a causa del PIL drogato dal petrolio, lo Stato finanzia la distruzione del territorio lucano e delle economie locali con le tasse pagate dagli stessi lucani. Cinquanta famiglie della Val d’Agri chiedono giustizia per l’inquinamento provocato dal centro Oli di Viggiano, mentre l’Arpab, come una grossa holding, fa pubblicità sui giornali e sui tabelloni 6x 4 affermando di monitorare il territorio dagli inquinanti ma dimentica di rendere noti i risultati del suo lavoro (vedi radioattività dell’Itrec o Idrogeno solforato sui pozzi petroliferi e presso il Centro Oli di Viggiano). L’assessore regionale Santochirico, in barba ad ogni tutela delle economie locali (vedi trivellazioni nel Metapontino), della tutela del territorio (vedi trivelle nel parco della Val d’Agri e sui bacini idrici), della salute pubblica (non è in grado di garantire il monitoraggio dell’inquinamento di un gas killer come l’idrogeno solforato), attraverso procedure di VIA nascoste negli albi pretori dei comuni (ossia contro ogni democrazia ) concede la VIA alle SpA e Srl del petrolio e del gas. E’ noto come gran parte delle società a responsabilità limitata collegate alle multinazionali petrolifere, in un contesto di lavorazioni pericolose, come quelle petrolifere, non possono garantire (economicamente parlando) alcun risarcimento in caso di grave incidente. Si ricorda in proposito lo scoppio di un pozzo petrolifero nel 1991 a Policoro. Per oltre 15 giorni furono immesse nell’aria sostanze tossiche a discapito della tutela della salute pubblica (nessuno fu informato dei rischi che correva). In questo contesto(molto pericoloso per i cittadini) e in un clima di dipendenza quasi“tossicologica” dalle imprese petrolifere da parte della classe politica, è bene sospendere qualsiasi autorizzazione e procedura di VIA per le trivellazioni. E’ urgente ridefinire il ruolo e le funzioni dell’Arpab rispetto al delicato compito di controllo del territorio. Nel risorgimento i lucani diedero il loro sangue per il paese e per l’unità d’italia, nel 2008 in un clima di federalismo e discriminazione non è più pensabile accettare altri sacrifici e contributi energetici per il paese sulla pelle dei lucani.
Cordiali Saluti
Felice Santarcangelo
tel.335/7196709

NOSCORIE TRISAIA
Movimento Antinucleare
Mail noscorietrisaia@libero.it

20.08.08 map nst 2508

lunedì 11 agosto 2008

Segreto di Stato, discariche e centrali nucleari

Segreto di Stato, discariche e centrali nuclearisabato 31 maggio 2008 di Patrizia Gentilini E' passato senza ricevere, a mio avviso, l' attenzione che merita, l' ultimissimo atto del governo Prodi, grazie al quale dal 1° Maggio 2008, in Italia è entrato in vigore il Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che allarga il campo d'applicazione del segreto di Stato, in nome della tutela della sicurezza nazionale, ad una lunga serie di infrastutture critiche tra le quali "gli impianti civili per produzione di energia". Questo significa che i siti per il deposito delle scorie nucleari, nuovi impianti civili per produzione di energia, centrali nucleari, rigassificatori, inceneritori/termovalorizzatori potranno essere coperti da segreto di Stato. Segreto che si estende anche agli iter autorizzativi, di monitoraggio, di costruzione e della logistica di tutta la filiera.Credo che ormai in Italia non solo sia a rischio la nostra salute, ma i valori più profondi nei quali crediamo: dalla libertà d'informazione, alla partecipazione, alla stessa democrazia e temo che con questo atto vengano infrante le normative europee che disciplinano l'accesso del pubblico all'informazione ambientale.Vorrei ricordare le parole di un grande Scienziato, nostro indimenticabile maestro: Lorenzo Tomatis: " adottare il Principio di Precauzione e quello di Responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l' occultamento di informazioni su possibili rischi..... Invece di accettare una società che sta diventando sempre meno democratica, in cui le scelte sfuggono ormai completamente agli individui e domina il Principio della crescita economica ad ogni costo, si può pensare ad uno sviluppo che si attui sui principi di Precauzione e Responsabilità, dando priorità alla qualità della vita e all' equità sociale e ponendo il mantenimento della Salute al di sopra dell' interesse economico"..La direzione in cui la nostra società si sta muovendo è esattamente antitetica a quella tracciata da Tomatis! Come non essere sgomenti davanti a tutto questo?Forse non tutti sanno che l' art.5 del codice deontologico dei medici letteralmente recita: "Il Medico è tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini … il Medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile…"Mi chiedo: informando un domani i nostri pazienti della pericolosità di risiedere vicino a inceneritori, rigassificatori, centrali e depositi di materiale radioattivo potremmo essere accusati di infrangere un segreto militare e pertanto penalmente perseguiti?Spero che altre voci libere ed indipendenti si levino per riaffermare i sacrosanti diritti di tutti noi cittadini.Dott. Patrizia GentiliniSpecialista in Oncologia ed EmatologiaAssociazione Medici per l' Ambiente ISDE----------------------------------------------------------Comunicate eventuali rilevazioni sugli aspetti dell'inquinamento ambientale anche con vostri articoli o semplici segnalazioni: le diffonderemo.Redazione Alba Magicaalbamagica@iol.it http://www.celestinian-center.com http://www.albamagica.com 0498648301 3474418930----------------------------------------------------------*articolo precedentemente postato sul sito di Medicina olistica INTEGRALE il 20.5.08 vedi a http://it.groups.yahoo.com/group/MEDICINA_OLISTICA_INTEGRALE/

venerdì 8 agosto 2008

Presentazione libro "Antiscorie"

Gentili Signori,
sono passati molti anni dal referendum, la ricerca di fonti energetiche rinnovabili e rispettose dell'ambiente ha compiuto enormi progressi, ma l'attuale governo torna a parlare di nucleare e di riapertura di centrali, non avendo ancora risolto il problema delle scorie nucleari delle vecchie centrali dismesse.
È ancora caldo il ricordo della protesta contro il decreto 314/03 che ha visto protagonista una popolazione umile e pacifica; la protesta del popolo lucano, che non accetta che la sua terra, conquistata con sacrificio e curata con dedizione, diventi deserto militarizzato e pattumiera nucleare.
Proprio in questo momento storico delicato e decisivo, esce il libro "Fragole e uranio" di Pasquale Stigliani e Francesco Buccolo, con la prefazione di Beppe Grillo; un racconto sentito, frutto del lavoro di ricostruzione dei fatti di due dei protagonisti della protesta.
La presentazione di "FRAGOLE E URANIO. Scanzano Jonico: storia di una rivolta" avverrà il giorno 9 agosto alle ore 21.30 presso la corte del palazzo Baronale di Scanzano Jonico, un occasione per incontrarsi e non dimenticare.
In allegato il programma.
-- Pasquale StiglianiResp. Comunicazione e OrganizzazioneScanZiamo le ScorieVia Taranto n.2, Scanzano J.co (MT)scanziamolescorie@gmail.com
www.scanziamolescorie.org